L'ex scalo di Porta Genova (Milano), pur trovandosi in prossimità del centro, dal quale riceve un forte afflusso di persone per la presenza della metropolitana e di uno snodo tranviario, si configura come un taglio netto nel tessuto urbano. Gli obiettivi di progetto sono:
1) permettere la connessione delle due parti di città attraverso l'area
2) adibire a parco il vecchio tracciato dei binari, in particolare tutta la parte dello scalo che tange il naviglio
3) concentrare la maggior parte di SLP prevista da PGT nella zona centrale dell'area, senza comprometterne l'attraversamento e facendo in modo che la stessa zona comprenda spazio pubblico di passaggio e di sosta
Tra il largo esistente davanti alla stazione (che ospita lo snodo tranviario) e quello previsto da masterplan (antistante il ponte sul naviglio), viene "scolpito" un volume tenedo conto delle esigenze dell'area prima focalizzate: i numerosi vuoti, sia al piano terra che in quota, concorrono a rendere l'edificio attraversabile dalle persone, dal verde e dalla luce. Le funzioni principali previste sono biblioteca, residenza studenti, spazi espositivi e scuola di musica e danza.
Lo spazio pubblico e gli accessi alle varie funzioni sono pensati in modo da connettere tutti gli sbalzi di quota che l'area presenta, in modo da renderla attraversabile si longitudinalmente che trasversalmente.
Piano secondo: rispetto agli altri piani, è quello che ospita maggiore SLP. Le funzioni si sviluppano attorno a due vuoti centrali che portano luce allo spazio pubblico sottostante.
Modulo abitativo tipo: ogni due stanze da letto singole è previsto un salottino con angolo cottura e servizi pensati in modo da poter essere sfruttati da più persone contemporaneamente.
I vuoti, oltre a permettere la continuità dello spazio pubblico a terra, creano ai piani superiori terrazze e punti di affaccio sul parco e sulle corti interne.
Il concetto di attraversabilità è rafforzato dall'utilizzo di un tamponamento esterno (in rete metallica forata) che alterna moduli più e meno trasparenti.
La presenza di luci cosi ampie fra gli appoggi della struttura è resa possibile da una trave parete in acciaio, alta sette metri e lunga più di duecento (come l'intero edificio).
